Funerali in zona arancione e rossa: come spostarsi verso zone a rischio più alto per i riti funebri

Funerali in zona arancione e rossa: come spostarsi verso zone a rischio più alto per i riti funebri

Come funziona la partecipazione ai funerali in zona rossa e arancione: tutte le linee guida da seguire

Spostamenti tra comuni nella zona arancione 

Se ci si sposta per comprovate esigenze lavorative o di necessità, come già permesso dal DPCM, è anche possibile sostare in un luogo di culto che sia situato lungo il percorso di tale spostamento. Basterà esibire alle FDO, in caso di controllo, l’autocertificazione relativa al tragitto. Le funzioni religiose in tali luoghi di culto sono consentite e vi si può partecipare rispettando le normative in vigore relative al contenimento del COVID-19.

Funerali in comuni diversi dal proprio: zona rossa

Con il Decreto Riaperture, sono cambiati alcuni aspetti ed è stata prevista la possibilità, per chi voglia dare l’ultimo saluto ad un parente stretto, di poter partecipare a funzioni funebri anche fuori dal proprio comune o, in alcuni casi, dalla propria regione. I permessi cambiano in base al colore della propria regione e della regione di destinazione, così come al rapporto di parentela, perciò bisogna considerare le regole caso per caso. 

Sul sito del Governo è stabilito che per le fasce di rischio maggiori, ossia la zona rossa e arancione, la possibilità di spostarsi fuori comune e fuori regione per partecipare ad un funerale è garantita fino al secondo grado di parentela o nel caso in cui il defunto sia l’unico parente rimasto.

Allo stesso modo, per chi si trova in zona gialla rimane la possibilità di spostarsi verso una zona rossa o arancione per partecipare al rito funebre di un parente fino al secondo grado (o ultimo rimasto), in quanto questa circostanza rientra nelle situazioni di necessità. Il funerale dovrà svolgersi nel rispetto di tutte le misure di sicurezza fin qui previste. 

A prescindere dal colore di appartenenza della regione di partenza e di arrivo, chi è dotato della green card, cioè il certificato che attesta l’avvenuta vaccinazione o guarigione entro 6 mesi o tampone effettuato entro 48 ore, può spostarsi con tranquillità.

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