Cosa portare per una visita di condoglianze

Quando avviene il decesso di un proprio caro, può sembrare che tutto perda il senso e che anche i compiti quotidiani diventino difficili o impossibili. Oltre a dover combattere con il dolore, ci si ritrova sopraffatti da tantissime cose da fare, spesso di cui non si sa molto. Ciò può portare via tantissime energie, ed è per questo che la vicinanza di familiari e amici si rende indispensabile. Anche un semplice gesto come preparare la cena può essere un sollievo per chi soffre una perdita.

Zucchero e caffè per le condoglianze

Da questa necessità, in tutto il sud Italia si è sviluppata la tradizione del cuonzolo. Questo termine, che deriva dalla parola “consolare”, si riferisce proprio all’usanza da parte dei cari di chi sta soffrendo una perdita, di portare in dono la cena o il pranzo nel momento in cui ci si reca a fare visita per le condoglianze.

I familiari del defunto meno stretti, quelli che hanno la possibilità di staccare un attimo e tornare a casa propria per la notte, in genere quando ritornano a casa dei parenti più stretti, la mattina dopo, non tornano mai a mani vuote: la scelta più gettonata è quella di portare vassoi di dolci e tanto caffè, così da fornire qualcosa di sostanzioso ed energetico per poter sostenere un’altra giornata molto impegnativa sia fisicamente che psicologicamente.

Anche il resto dei pasti viene senz’altro donato dalle persone vicine alla famiglia. Parenti e amici si presentano, al momento delle condoglianze, con pietanze calde e corroboranti, ed è specialmente utile portare qualcosa che possa essere conservato anche per la cena e per i giorni successivi, che saranno altrettanto impegnativi.Quando tutto il periodo del funerale è finito e la situazione si è fatta più calma, ci saranno comunque persone che si recheranno a casa di chi ha subito il lutto, per recare i propri omaggi se non si è potuto partecipare al rito funebre. Anche queste persone che si recano a donare le condoglianze in seguito sono solite non presentarsi a mani vuote, ed in questo caso ci troviamo di fronte alla tradizione del cuonzolo di zucchero e caffè.

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